Con il primo gennaio 2019 entra in vigore l’obbligo di fatturazione elettronica per tutti i titolari di partita IVA residenti in Italia, salvo alcune esenzioni per particolari categorie professionali o per soglie di fatturato annuo (regime forfettario).
La sfida è senz’altro stimolante, si può dire una rivoluzione copernicana, si parla di 1,5 miliardi di fatture all’anno, e di 4,9 milioni di soggetti che fino ad ieri erano abituati a produrre fatture in cartaceo e/o inviarla via Pdf allegato di posta elettronica, che dovranno dotarsi di uno strumento per produrre il file Xml nel tracciato stabilito da Agenzia delle Entrate, e soprattutto inviarlo non più in maniera arbitraria, ma tramite il servizio di distribuzione concepito da Sogei (Sistema di Interscambio, o SDI).
Metodi a disposizione per dialogare con SDI
Per “cercare di facilitare” l’onere dell’invio tramite il Sistema di Interscambio, l’Agenzia ha messo a disposizione vari metodi per accedere al servizio:
- Posta elettronica certificata (PEC), e quindi sostanzialmente l’invio della fattura elettronica prodotta in Xml ad un indirizzo di distribuzione di SDI (sdi01@pec.fatturapa.it), che si occuperà di inoltrare la fattura nel canale previsto per il destinatario
- Invio via applicazione Web, tramite il portale Fatture e Corrispettivi che prevede appunto funzionalità di upload ed invio di Xml
- Tramite SDIFTP, un servizio ftp dove inviare e ricevere i file Xml di fatturazione elettronica, attraverso un canale preventivamente certificato
- Tramite SDICoop, un sistema di web services per interscambiare files attraverso un’infrastruttura di servizi ben definita e con dei metodi esposti per l’interscambio di file, messaggi, notifiche
Si può dire che l’elenco di cui sopra sia tecnicamente in ordine di difficoltà di approccio, in quanto la PEC è praticamente un normale strumento di posta elettronica, il portale “fatture e corrispettivi” ha una curva di apprendimento “abbastanza veloce” (a parte la procedura di registrazione iniziale abbastanza cervellotica, salvo essere già in possesso di SPID o CNS), il servizio FTP è la “via semplice” per società o software house che scelgono di dialogare con SDI attraverso invio e ricezione di Xml tra sistemi applicativi, ed il web-service è comunque tra questi il sistema che può portare dei grattacapi agli sviluppatori, in particolar modo nei sistemi di autenticazione e nelle modalità di input/output dei dati.
La migliore soluzione per i nostri clienti
Come spesso accade in informatica, la scelta più difficile è la più elegante. Per questo abbiamo scelto di percorrere l’impervia via di “accreditare il canale” web service presso lo SDI, di passare la fase di test iniziale obbligatoria in cui è necessario simulare tutti i tipi di comunicazione e di notifiche possibili e previsti per la comunicazione con SDI, ed alla fine predisporre e mantenere operativo 24×7 un server che invii e soprattutto “stia in ascolto” di eventuali fatture che vengono inviate dai fornitori ai nostri clienti utilizzatori di Prime.
Il nostro servizio funge quindi da “Hub” che riceve le fatture che provengono dai vari Prime, dislocati o presso le nostre server farm, o on-Premise dai nostri clienti, e le inoltra allo SDI, utilizzando i protocolli definiti da agenzia delle entrate.
Analogamente tutte le fatture indirizzate ai nostri clienti passando per il nostro “Hub” che li smista ai vari Prime, sempre attraverso dei web service opportunamente configurati per le trasmissioni.
Vantaggi di questo approccio
Già al tempo di intraprendere questa strada erano a disposizione analoghi Hub da parte dei maggiori provider e ISV a livello nazionale che si proponevano di svolgere il servizio di intermediari verso SDI e facilitare il dialogo con lo stesso. Questo però avrebbe voluto dire interporre un ulteriore “nodo” tra noi e l’agenzia delle entrate per gestire il dialogo con l’Agenzia delle Entrate, ed in qualche modo “non avere il controllo” di quello che succedere dopo aver inviato l’Xml all’Hub. In questo modo non avremmo potuto rispondere direttamente ed in maniera esaustiva e dettagliata ai nostri clienti in caso di mancato invio di una fattura, o mancata ricezione di una notifica.
Siccome per noi il servizio e l’assistenza al cliente viene al primo posto ed è più importante di qualsiasi extra-effort da affrontare per risolvere anche le situazioni più complicate, abbiamo scelto di avere un canale diretto con il sistema SDI, invece di demandare più comodamente la problematica a terzi.